29 mag Ippodromo di Costantinopoli
A Istanbul un’altra delle meaviglie storiche da vedere è l’Ippodromo di Costantinopoli in turco At Meydani che si trova nel quartiere di Sultanahmet, accanto alla Moschea Blu. Costantino edificò il Senato e il complesso del palazzo imperiale nell’area intorno all’Agorà dell’antica Bisanzio, inoltre, ampliò l’Ippodromo, costruito da Settimio Severo, tenendo come modello il Circo Massimo di Roma.
l’Ippodromo aveva un’importanza incredibile nei tempi dei bizantini, era il cuore della città, spesso il destino e le fortune dell’Imperatore erano legate alle gare che si tenevano nell’Ippodromo e agli scontri e alle passioni che qui infiammavano le due fazioni, talvolta sfocianti in tumulti così gravi da rovesciare il trono per il fatto che l’Ippodromo fungeva da specchio dei grandi schieramenti politici della città: alla destra del basileus sedevano gli esponenti della fazione degli Azzurri, detti “i miserabili”, corrispondenti alla parte più povera e rurale della popolazione; alla sinistra i Verdi, ovvero la borghesia cittadina detti “i contribuenti”.
Ancora oggi dell’antico ippodromo bizantino rimangono pochi resti, ma è ancora visibile una parte dei monumenti che ne decoravano il centro: l’Obelisco di Teodosio, la Colonna serpentina in bronzo, oltre alle vestigia della curva a sud-est. Inoltre, più tardi, vicino al limite settentrionale dell’Ippodromo, venne collocata un’opera in pietra, denominata fontana dell’Imperatore Guglielmo, appena fuori dalla porta del Palazzo Topkapi.
Nella spina venne posta la colonna serpentiforme di Delfi. La parte terminale dell’Ippodromo, chiamata sphendoné ovverosia Fionda, era il luogo deputato alle esecuzioni capitali.
Nell’ippodromo si affacciava il kathisma, la tribuna imperiale, direttamente connessa al Palazzo Imperiale. Essa era fondamentale per garantire un rapporto diretto tra l’Imperatore e il popolo, così come avveniva in precedenza a Roma con il Circo Massimo e il Colosseo.
Dopo la caduta di Costantinopoli anche gli ottomani non persero mai di vista le attività dell’Ippodromo, che continuò la sua doppia funzione di luogo di gara e centro di assembramenti politici, tanto che i disordini proprio qui scoppiati nel 1909 causarono la caduta di Abdul Hamit II e la promulgazione della Costituzione ottomana.
I cavalli della basilica di S. Marco provengono proprio dall’Ippodromo di Istanbul: originari di Delfi, i 4 cavalli più famosi della storia vennero posizionati prima sull’arco traiano a Roma e poi trasferiti da Teodosio a Costantinopoli. Furono i crociati a portali a Venezia, da dove Napoleone li sottrasse per sistemarli di fronte all’arco di trionfo. Fu solo alla sua caduta che i cavalli vennero restituiti alla città lagunare.
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