La poesia di un amante della Turchia: Fabio Strinati

La poesia di un amante della Turchia: Fabio Strinati

CARTOLINA DALLA TURCHIA
I
Dal monte Ararat col dolore in corpo
la cima innevata e l’anima di fuoco,
Noè approdo esausto navigando
salite la sua Arca cimelio
una leggenda antica. Dai Monti del Ponto
all’interna steppa un cuore pulsa
su Ellosponto, matrimonio d’Asia
e d’Europa come semi conservati
fra i due mari, le sagomate coste
una corrente le salate arie
da Izmit, Gallipoli città bella
dell’Anatolia sua penisola.
II
Dal Tauro a precipizio sulla costa, il Tigri
percorre e sfoglia, sentiero la sua linea
strada serpentesca  un letto di Mesopotamia.
Gole o canyon l’Eufrate sguscia, civiltà
d’un tempo accadica lingua d’acqua
tra cedri querce e di ginepri; cultura
nel limo si svezza germoglia polline
di vita, fino all’Egeo mare delle capre
o di vele nere o bianche galleggiano
sul filo, metaforiche le onde.
III
Dal Corno d’Oro le due Istanbul imboccano
culture miti, piovose o soleggiate cartoline
la Moschea Blu patrimonio alto come il cielo unito
un tramonto nella cupola, decorato col turchese
verso, del culto le sue colonne un fumo!
Torre di Leandro
una ragazza sulla sponda, l’acqua
temperata col bacio d’ingresso
al Bosforo da Io pazza guadato
lenta e salata la corrente estrema,
città natale del quartiere Harem…

Fabio Strinati

1 Comment
  • Ivan
    Posted at 18:28h, 09 dicembre Rispondi

    Bellissima!!

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